Servizi dedicati alla dichiarazione di successione
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In questa pagina cercherò di spiegarti come puoi calcolare i valori catastali dei fabbricati per poi andare ad inserirli nella dichiarazione di successione.
Calcolare correttamente i valori catastali è alla base per una buona compilazione della dichiarazione di successione.
Ho preparato inoltre, una piccola applicazione (la trovate in fondo alla pagina), che vi consentirà, partendo dalla rendita catastale, che normalmente viene riportata nella visura catastale, di poter calcolare in automatico il valore.
Naturalmente è un’ applicazione che può aiutarvi, ma che non deve sostituirsi comunque ai calcoli esatti che poi farete.
Per chi fosse interessato, ho anche creato un servizio professionale, per il calcolo esatto dei valori immobiliari (fabbricati/terreni) da inserire in successione. Ti lascio il link sotto per maggiori informazioni
Per poter calcolare le imposte da auto-liquidarsi (imposta ipotecaria e imposta catastale), è necessario ricavare un imponibile, ossia un valore sul quale poi applicare le percentuali d’ imposta.
L’ imponibile, dunque sarà costituito dal valore degli immobili ricadenti in successione (fabbricati e terreni).
In questa pagina, vedremo come calcolare il valore relativamente ai fabbricati.
Determinare il valore di mercato di un fabbricato, per poi inserirlo in successione, non è sempre semplice e poi sarebbe impossibile calcolare un valore univoco.
Per questo motivo, l’ agenzia delle entrate, ci permette di ovviare a queste problematiche, consentendo di inserire in successione il valore catastale.
Il valore catastale, normalmente è più basso di quello reale e viene determinato, con dei calcoli precisi. La base di partenza per determinare il valore catastale è la rendita che troviamo nella visura catastale. Il procedimento di calcolo è il seguente:
Rendita catastale (rivalutata del 5%) x coefficiente moltiplicatore = Valore catastale da inserire in successione
I coefficienti moltiplicatori variano a seconda della categoria catastale del fabbricato. Sotto trovate una tabella con i vari coefficienti. Come potrete vedere nella tabella sottostante, i coefficienti sono diversi a seconda della categoria catastale a cui appartengono i fabbricati.
Il coefficiente moltiplicatore 110, viene utilizzato solamente per quei fabbricati adibiti ad abitazione, (prima casa) esclusi gli A10 e per quei fabbricati destinati a pertinenza della prima casa, che possono essere solo i C2, i C6 e i C7.
Vi faccio presente che dal primo gennaio 2014 i fabbricati censiti nelle categorie A1, A8 e A9, non possono più godere dell’ agevolazione prima casa.
Pertanto se state presentando una successione apertasi prima del 2014, eventuali prime case, anche se appartenenti alle categoria catastali A1, A8 e A9 potranno godere comunque dell’ agevolazione.
Se invece state presentando una successione apertasi nel 2014, queste categorie saranno escluse dall’ agevolazione.
I moltiplicatori catastali, visibili nella seguente tabella, sono validi per successioni che si sono aperte a partire dal 3 Ottobre 2006.
Categorie catastali | Moltiplicatori non rivalutati | Moltiplicatori rivalutati del 5% | ||
Prima casa | Altri fabbricati | Prima casa | Altri fabbricati | |
Categoria A (esclusi A10) | 110 | 120 | 115,50 | 126 |
Categoria A10 | 60 | 63 | ||
Categoria B | 140 | 147 | ||
Categoria C1 | 40,80 | 42,84 | ||
Categoria C2, C6, C7 | 110 | 120 | 115,50 | 126 |
Categoria C3, C4, C5 | 120 | 126 | ||
Categoria D | 60 | 63 | ||
Categoria E | 40,80 | 42,84 |
Dopo aver richiesto la visura catastale e dopo essere venuti a conoscenza dei vari moltiplicatori catastali, possiamo passare al calcolo valori fabbricati.
Abbiamo scritto sopra che il valore catastale, si ottiene, rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per il moltiplicatore catastale.
Esempi:
Ipotizziamo di dover inserire in successione un fabbricato adibito ad abitazione, per cui uno degli eredi possa usufruire dell’ agevolazione prima casa. Guardando la tabella sopra riportata, vediamo che il moltiplicatore corrispondente è 110.
Supponiamo di avere già richiesto la visura catastale, per cui conosciamo la rendita catastale, che per semplicità, diciamo abbia un valore di euro 1.000.
Abbiamo detto che il valore catastale si ottiene rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per il coefficiente moltiplicatore. Abbiamo tutti gli elementi per poter determinare il valore. Vediamo i vari passaggi che dovremo fare:
Valore della rivalutazione del 5%
1.000 x 0,05 = euro 50,00
Rendita catastale rivalutata
1.000,00 + 50,00 = euro 1.050,00
Calcolo valore catastale
1.050,00 x 110 = Euro 115.500,00
Quindi il valore dell’ abitazione prima casa da noi calcolato, equivale a euro 115.500
Rivalutare del 5% la rendita catastale, o il moltiplicatore non fa cambiare il risultato finale, per cui, visto che la rendita non è sempre la stessa, al contrario del moltiplicatore, conviene rivalutare del 5% il moltiplicatore.
In questo modo possiamo moltiplicare la rendita (non rivalutata) per il moltiplicatore rivalutato. In questo modo otteniamo un coefficiente moltiplicatore sempre fisso, da moltiplicare per la rendita catastale (non rivalutata)
Il coefficiente moltiplicatore 110, rivalutato del 5%, diventa 115,50. Quindi una volta che conosciamo la rendita catastale, presente in visura, non faremo altro che moltiplicare la rendita catastale per il moltiplicatore 115,50. Proviamo a fare il calcolo:
1.000 x 115,50 = Euro 115.500
Quindi, come vedete, rivalutare il moltiplicatore piuttosto che la rendita, ci permette di accelerare il procedimento. La formula che abbiamo scritto sopra:
Rendita catastale (rivalutata del 5%) x coefficiente moltiplicatore = Valore catastale da inserire in successione
Diventa la seguente:
Rendita catastale x coefficiente moltiplicatore (rivalutato del 5%) = Valore catastale da inserire in successione
Il discorso appena fatto vale per tutti i moltiplicatori. Nella tabella precedente trovate tutti i moltiplicatori, rivalutati e non.
Quindi in poche parole, per trovare il valore catastale da inserire in successione, prendiamo la rendita catastale, che troviamo nella visura e la moltiplichiamo per il moltiplicatore rivalutato.
Adesso che abbiamo capito (spero :-), come fare a calcolare i valori catastali dei fabbricati, da inserire in successione, se volete, potete provare ad utilizzare l’ applicativo che vedete sotto, che vi evita di fare calcoli con la calcolatrice.
L’ applicativo permette di calcolare sia i valori dei fabbricati prima casa ed eventuali pertinenze e si ai valori degli altri fabbricati.
Ai fini del calcolo delle imposte in percentuale, il valore del fabbricato prima casa e pertinenze è ininfluente, visto che la prima casa non paga le imposte calcolate attraverso le percentuali, ma sconta i minimi fissi d’ imposta (attualmente 200 euro per imposta ipotecaria e 200 euro per imposta catastale).
Quindi il valore catastale relativo alla prima casa e alle pertinenze, serve solamente per essere inserito nella successione, dopo di che non serve per fare altri calcoli a differenza degli altri fabbricati, che invece scontano le imposte in percentuale del 2% (imposta ipotecaria) e 1% (imposta catastale).
L’ applicativo pertanto è stato pensato soprattutto per il calcolo del valore dei fabbricati che poi dovremo utilizzare per il calcolo delle imposte in percentuale. Per poter calcolare le imposte in percentuale, avremo bisogno di sapere a quanto ammonta il valore globale dei fabbricati non prima casa.
Per ricavare il valore globale dei fabbricati non prima casa, ho dovuto predisporre dei campi, dove inserire il valore di ogni fabbricato.
Per tale motivo all’ inizio del modulo, vi viene chiesto il numero dei fabbricati non prima casa, in modo che siano visualizzati i vari campi dove inserire uno per volta i vari valori calcolati. Il modulo può calcolare la sommatoria dei valori per un numero massimo di dieci fabbricati.
Se dovessero esserci più di dieci fabbricati di cui sommare il valore, sarà necessario appuntarsi su un pezzo di carta il valore della sommatoria dei dieci fabbricati e ricominciare da capo.
Presenza di sola prima casa
Supponiamo di dover inserire in successione, un solo fabbricato di cui si può godere dell’ agevolazione prima casa. Non ci saranno calcoli di imposte in percentuale, in quanto la prima casa paga gli importi fissi, di cui 200 euro per imposta ipotecaria e 200 euro per imposta catastale.
Quindi non dobbiamo fare calcoli.
Ci servirà comunque conoscere il valore catastale da inserire in successione. Il procedimento è il seguente:
Presenza di prima casa con altri tre fabbricati
Supponiamo di dover inserire in successione, un fabbricato prima casa, più altri tre fabbricati. In questo caso le imposte per la prima casa saranno sempre i minimi d’ imposta. sarà comunque necessario calcolare il valore da inserire in successione.
Quindi, prima calcoliamo il valore della prima casa e poi il valore di ogni altro singolo fabbricato e in seguito la loro sommatoria. Il procedimento è il seguente:
In questi giorni ho lanciato un nuovo servizio professionale, per il calcolo dei valori immobiliari da inserire in successione, che vi da la massima sicurezza su ciò che dovete inserire. Con una minima spesa avrete sicurezza e un report dettagliato con i valori corretti da inserire. Lascio il link sotto, per chi volesse approfittarne…grazie!
FAI CLICK QUI SOPRA: CALCOLO VALORI IMMOBILIARI
Ho preparato una piccola applicazione gratuita, per il calcolo dei valori catastali da inserire in successione. Se volete utilizzarla fate click sul pulsante visibile sotto.
Per utilizzare l’ applicazione sopra citata è necessario registrarsi in maniera gratuita naturalmente.
Se vuoi puoi anche guardare un breve video dove ti spiego come funziona l’ applicazione. Se vuoi passare subito al’ applicativo fai click sul pulsante che vedi sotto.
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Ma per successioni apertesi 20/30 anni fa il calcolo non si può fare?
Al momento non è possibile, almeno con questa applicazione. Ne sto preparando un’ altra dove invece sarà possibile effettuare anche questi calcoli. Grazie…saluti
Buongiorno, ho letto l’articolo ma ho dei dubbi: in caso di seconde case andate in successione dove gli altri eredi avevano già una quota di possesso del 25%, senza che ci siano ipoteche o debiti di nessun genere, il valore dell’immobile va indicato? Da più parti leggo che va indicata in successione solo la rendita catatastale, ma in fase di invio il sistema mi dice che c’è un errore in quanto manca il campo valore. Inserendo i valori, su 3 immobili fra imposta ipotecaria e imposta catastale, mi chiede di pagare quasi 3 mila euro, a cui si devono aggiungere ancora le volture. È corretta questa cosa?
Salve. Mi risulta che il valore vada sempre indicato in questo caso. La rendita catastale serve per determinare il valore. Certo…è possibile che le imposte arrivino a 3.000 euro. Dipende dal valore dichiarato. Le imposte incidono per il 3% sul valore, a parte quando si chiede l’ agevolazione prima casa che consente di pagare l’ importo fisso di 400 euro.
Il valore dell’immobile è diverso se si tratta di prima casa o no. Ok. Ma allora in caso di più eredi, alcuni dei quali beneficiano della prima casa ed altri no, che valore bisogna mettere? Perchè nella sezione fabbricato si può mettere un solo valore, mentre nella sezione “devoluzioni” si può selezionare per singolo erede se usufruisce della prima casa o no.. Ma se io inserisco il valore come prima casa, l’imposta di quegli eredi che non hanno diritto all’agevolazione, sarà sempre calcolata sul valore della prima casa ( inferiore), e non è sbagliato ?
O forse per singolo erede che non ha agevolazione, devo ricalcolare il valore come NON prima casa, e ridurlo per la relativa quota? Da mettere nel campo “Valore” della devoluzione?