Come calcolare il grado di parentela nella successione
Nelle successioni capire il grado di parentela è fondamentale
Diventa di fondamentale importanza riuscire a capire come calcolare il grado di parentela nella successione. Vediamo il perché.
Dal grado di parentela col de cuius, dipendono tante cose e in particolare le imposte da pagare.
In particolare a seconda del grado di parentela col de cuius, può scaturire o meno l’ imposta di successione, che ti ricordo, non è da confondersi con le imposte in autoliquidazione (ipotecaria e catastale).
Sempre dal grado di parentela dipendono le percentuali d’ imposta che l’ agenzia delle entrate applicherà a seconda dei casi.
In questa pagina cercherò di spiegarti come fare per calcolare correttamente il grado di parentela.
Articolo scritto dal Geometra Pino Caddeo
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Ultimo aggiornamento: Domenica Novembre 12, 2023 13:40
La parentela è quel rapporto sanguineo che lega il de cuius ai propri discendenti, (figli, nipoti ecc.) ascendenti (genitori, nonni ecc) o in linea collaterale (fratelli, nipoti ecc.).
Si chiama parentela in linea retta, quella dove i parenti del de cuius, discendono direttamente da quest’ ultimo e quindi avremo in ordine i figli, i figli di figli (nipoti in linea retta), i figli di figli di figli (pronipoti in linea retta) e cosi via, si potrebbe continuare al’ infinito, anche se nella realtà non succede.
E’ ovvio che oltre ai figli, nipoti in linea retta e pronipoti del de cuius, sono parenti in linea retta anche i genitori dello stesso.
La parentela in linea collaterale invece interessa i parenti che non discendono direttamente dal de cuius e che possono essere i fratelli, gli zii ecc.
Mentre nella successione legittima, ossia regolata nella devoluzione ereditaria dalla legge, possono ereditare solamente i parenti del de cuius, con quella testamentaria possono essere chiamati al’ eredità anche persone estranee.
Mentre i soggetti estranei al de cuius, pagano sempre l’ imposta di successione (tranne qualche caso), per i parenti, ossia soggetti con legame di sangue col de cuius, bisogna fare delle distinzioni.
Ecco perché è necessario avere bene a mente chi sono i parenti del de cuius che possono essere chiamati per legge al’ eredità e capire anche come calcolare il grado di parentela nella successione legittima, onde evitare spiacevoli errori.
Ad esempio, tra nipoti in linea retta e nipoti in linea collaterale c’ è un’ enorme differenza.
I primi non pagano imposta di successione sino a un milione di euro (1.000.000), ossia usufruiscono della cosiddetta franchigia.
La franchigia in pratica è una soglia, sotto la quale non si versa imposta di successione ed è prevista per il coniuge del de cuius, per i figli e per tutti gli altri parenti in linea retta, ossia discendenti diretti del de cuius, o anche ascendenti (genitori, nonni ecc.).
Ricordo inoltre inoltre, che la franchigia è prevista anche per qualsiasi soggetto, anche non parente, ma chiamato al’ eredità (ad esempio con testamento) che gode della legge n° 104, che certifica un handicap grave. In questa caso la franchigia sale a 1.500.000 eur0.
Ecco che quindi, già da queste prime ricghe che ho scritto, si capisce l’ enorme differenza tra i parenti in linea retta e quelli in linea collaterale ed è per questo che bisogna sapere come fare.
Come già scritto precedentemente, i parenti in linea retta sono i discendenti, o ascendenti del de cuius.
I discendenti sono i figli, figli dei figli (nipoti), i pronipoti ecc.
In pratica vi è una linea diretta che unisce i soggetti.
Gli ascendenti sono i genitori, i nonni, bisnonni ecc. del de cuius.
Anche in questo caso esiste sempre una linea diretta.
Per quanto riguarda l’ imposta di successione, sia gli ascendenti che i discendenti hanno il vantaggio di avere la franchigia di un milione di euro, mentre per quanto riguarda la devoluzione, sono più favoriti, giustamente i figli, in quanto questi non concorrono con nessuno, a parte il coniuge del de cuius.
In parole povere significa che se il de cuius lascia ad esempio uno, o più figli, più un genitore, l’ eredità viene devoluta tutta al figlio, o ai figli. L’ ascendente, (genitore del de cuius), in questo caso non viene chiamato al’ eredità.
Sotto ti riporto un’ immagine dalla quale potra capire bene chi sono i parenti in linea retta e come calcolare il grado.
Infatti possiamo avere parenti in linea retta di primo grado, di secondo ecc.
Guarda per un’ attimo l’ immagine sulla sinistra.
Ipotizzando che le lettere rappresentino dei soggetti, possiamo vedere sia dei parenti in linea retta che collaterale.
A rappresenta il capostipite, mentre B, C e D sono i figli (parenti in linea retta di 1° grado), E, F e G sono dei nipoti, ossia figli di figli (parenti in linea retta di 2° grado).
Basta contare le linee di congiunzione tra il capostipite e i soggetti discendenti. Ad esempio tra A e E, ci sono due linee e quindi parente in linea retta di 2° grado.
Essendo che A è il capostipite, tutti i soggetti rispetto a lui sono parenti in linea retta, in quanto tutti discendono da esso. Vedimao però anche dei parenti in linea collaterale. Li esaminiamo sotto.
I parenti in linea collaterale sono quelli che non hanno una discendenza diretta col de cuius.
Ad esempio i fratelli non discendono l’ uno dal’ altro, cosi come gli zii, i cugini ecc.
Tutti questi sono i cosiddetti parenti in linea collaterale.
Guardiamo ancora un attimo l’ immagine a fianco.
In questa immagine si vede che A ha tre figli che sono: B, C e D che tra loro sono fratelli.
B, C e D rispetto ad A sono parenti in linea retta, ma tra di loro non lo sono, in quanto non discendono l’ uno dal’ altro.
Morendo C quali sarebbero i soggetti chiamati al’ eredità?
Qui possono farsi svariate ipotesi, ma vediamo dal’ immagine che ha un figlio F.
F sicuramente è un chiamato al’ eredità essendo un figlio e quindi un erede legittimario, tutelato dalla legge.
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