Correggere la dichiarazione di successione evitando di pagare i minimi d’ imposta
Come correggere la successione telematica. Quando si fa un errore in successione i minimi d’ imposta vanno sempre pagati?
Come correggere la successione telematica. Quando si fa un errore in successione i minimi d’ imposta vanno sempre pagati?
Come correggere la successione telematica: Capita a volte per vari motivi che venga presentata una dichiarazione di successione che contenga errori sostanziali i quali determinano una nuova presentazione della dichiarazione (sostitutiva di tipo 1) e successiva trascrizione. E’ possibile presentare una dichiarazione sostitutiva evitando di pagare i minimi d’ imposta? In alcuni casi è possibile.
Articolo scritto dal Geometra Pino Caddeo
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì Ottobre 27, 2021 15:04
Allora…come correggere la successione telematica? Per correggere degli errori sostanziali è necessario per l’ appunto ripresentare la dichiarazione di successione con conseguente pagamento dei minimi d’ imposta che si aggirano attorno alle 600 euro.
Ma potrebbe essere possibile evitare di pagare i minimi d’ imposta?
Vi dico subito che è possibile ma a determinate condizioni che vedremo più avanti.
Molto spesso si tende a credere che una volta registrata la dichiarazione di successione telematica, nel caso di errori che comportino una nuova presentazione (sostitutiva tipo 1) con conseguente trascrizione, sia necessario per forza di cose ripagare i minimi d’ imposta.
Posso dire che non è proprio cosi.
Per chi si accorge in tempi brevi di aver commesso degli errori, potrebbe essere possibile, se tempestivi, ripresentare la dichiarazione di successione senza sborsare i minimi d’ imposta (imposta ipotecaria e catastale) e quindi senza sborsare i 600 euro circa.
Lo vedremo più nel dettaglio nel proseguo della pagina. Prima di parlare nello specifico di questo particolare caso, vediamo prima quali sono e come si chiamano le varie dichiarazioni di successione da presentare per correggere determinati errori.
Per prima dichiarazione si intende quella dichiarazione di successione che viene presentata appunto la prima volta. Come sappiamo entro dodici mesi dalla morte va presentata la dichiarazione di successione.
Eventuali dichiarazioni di successione possono essere presentate a seconda dei casi e sono la sostitutiva di tipo 1, tipo 2 e tipo 3. Vediamo di seguito le differenze tra le varie dichiarazioni.
La dichiarazione di successione sostitutiva di tipo 1 serve per correggere degli errori quali: Variazioni di dati di uno o più beneficiari, dati catastali, quote, valori, integrazione di beni immobili, ossia tutti quei dati, che se presentati in maniera errata nella prima dichiarazione di successione necessitano di una correzione e quindi una nuova trascrizione e voltura catastale.
Se in successione inserisco l’ indirizzo di un fabbricato in maniera errata non sarà necessario ripresentare la dichiarazione di successione. Ma se sbaglio il numero di particella, che individua in maniera esatta l’ immobile, questo sarà un errore che necessiterà di una nuova presentazione della dichiarazione, appunto la cosidetta sostitutiva di tipo 1.
Errori che riguardano dunque quote di possesso del de cuius, dati catastali, diritti reali (proprietà, nuda proprietà, proprietà superficiaria e cc.), e valori comporteranno per forza di cose il dover correggere questi errori, presentando appunto la cosiddetta dichiarazione sostitutiva di tipo 1.
Quando si presenta una dichiarazione di successione telematica sostitutiva di tipo 1, significa che si dovrà effettuare una nuova trascrizione e una nuova voltura catastale.
La nuova trascrizione significa ripagare i minimi d’ imposta sia per quella ipotecaria che catastale, nonchè le imposte accessorie quali, bollo, tassa ipotecaria e tributi speciali.
Come vi ho detto prima si raggiunge una cifra di circa 600 euro. Quindi se nella prima dichiarazione si sbaglia ad esempio la quota di possesso del de cuius, la correzione attraverso la dichiarazione sostitutiva di tipo 1 ci costerà questa bella cifretta di 600 euro.
Si c’ è un però. Anche se si sbaglia la prima dichiarazione di successione inserendo dati essenziali errati non per forza di cose si dovranno pagare i minimi d’ imposta per la correzione attraverso una sostitutiva di tipo 1.
Ne parleremo nel dettaglio più avanti.
Per ora vediamo di parlare della seconda tipologia di dichiarazione sostitutiva ossia il tipo 2.
La dichiarazione di successione sostitutiva di tipo 2 serve per correggere degli errori che non riguardano i beni immobili (fabbricati/terreni).
In questo caso non sono dovuti i minimi d’ imposta di cui abbiamo parlato sopra.
Supponiamo ad esempio di non aver inserito nella prima dichiarazione di successione un conto corrente. In questo caso per inserirlo compileremo una dichiarazione di successione sostitutiva di tipo 2.
I tributi da versare saranno l’ imposta di bollo e i tributi speciali per la richiesta del’ attestazione da presentare alla banca o alle poste.
La dichiarazione di successione sostitutiva di tipo 3 serve invece per integrare o modificare la documentazione presentata con la prima dichiarazione di successione.
Non è richiesto nessun pagamento.
Ora vediamo di riprendere il discorso relativo alla dichiarazione di successione sostitutiva di tipo 1 e cerchiamo di capire quand’ è che si può evitare di pagare i minimi d’ imposta.
Va presentata quando si rende necessario correggere/integrare la prima dichiarazione per cui si determina la necessità di una nuova trascrizione e relativa voltura catastale.
I casi più frequenti per cui si rende necessaria la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di tipo 1 sono:
Gli errori che ci fanno innervosire un pochino di più sono quelli per i quali non vi è aumento di valore in successione e quindi quelli più banali. Un esempio banale…l’ errore di un dato catastale, che so il numero del foglio o della particella o del subalterno.
Per correggere un errore del genere serve appunto la dichiarazione sostitutiva di tipo 1 e quindi con nuova trascrizione e quindi un esborso di 600 euro.
Un altro errore banale può essere quello di inserire un diritto reale sbagliato. Ad esempio inserire la piena proprietà, mentre il de cuius aveva la proprietà superficiaria. Anche questo errore ci costerà sempre 600 euro.
Quindi come vedete anche un errore banalissimo ci può costare caro.
Altro discorso ad esempio è se per qualsiasi motivo non abbiamo inserito nella prima dichiarazione un fabbricato del valore di 200.000 euro.
Ovviamente in questo caso non ce la prenderemo più di tanto in quanto c’ è un valore in più. Ma se dobbiamo correggere e quindi pagare 600 euro circa per un errore banale, come può essere l’ aver inserito una quota errata o un diritto reale del de cuius sbagliato allora ovviamente ci potrebbe dare un pò più di fastidio :-)
Ma allora ogni qualvolta presentiamo una dichiarazione di successione telematica per poi accorgerci che c’ è qualche errore dobbiamo sempre ripresentare una dichiarazione sostitutiva di tipo 1 con conseguente pagamento dei minimi d’ imposta?
Non sempre è cosi, nel senso che sicuramente andrà presentata la dichiarazione sostitutiva di tipo 1 ma forse si potrebbe riuscire ad evitare il pagamento dei minimi d’ imposta. Esaminiamo di seguito il caso.
Già proprio cosi. Essere tempestivi in questi casi può evitarci di sborsare i 600 euro circa di cui accennavo sopra.
Se dopo aver inviato una dichiarazione di successione telematica ci accorgiamo di aver sbagliato qualche dato essenziale se agiamo in maniera rapida possiamo ripresentare la dichiarazione di successione per correggere gli errori senza dover pagare alcun che.
Ciò che conta in questi casi è agire prima che la nostra prima successione contenete gli errori venga trascritta dal’ agenzia delle entrate al’ ufficio di pubblicità immobiliare (ex conservatoria dei RR. II.) Se invece ci accorgiamo del’ errore dopo la trascrizione non potremo fare più nulla per non pagare i 600 euro.
Una volta che la dichiarazione di successione viene inviata al’ agenzia delle entrate, sarà registrata con un numero di protocollo e volume. La fase successiva è quella della trascrizione presso gli uffici di pubblicità immobiliare (ex conservatoria dei registri immobiliari).
Ora sinceramente non ricordo se l’ agenzia delle entrate ha tempo trenta o sessanta giorni per la trascrizione della dichiarazione di successione.
In ogni caso se ci accorgiamo del nostro errore in tempi brevi e comunque prima che la dichiarazione di successione sia stata trascritta, possiamo porvi rimedio senza nessun aggravio di spesa per noi.
Supponiamo di accorgerci entro pochi giorni di aver commesso un errore nella dichiarazione di successione.
La prima cosa da fare è verificare che la dichiarazione di successione che abbiamo presentato non sia stata trascritta presso gli uffici di pubblicità immobiliare. Non importa se questa è stata già registrata con numero e protocollo dal’ agenzia delle entrate.
Come possiamo verificare che la dichiarazione non sia stata trascritta?
Se abbiamo un account sister possiamo fare una ricerca ipotecaria. Se dalla ricerca non troviamo la trascrizione della dichiarazione abbiamo già buone speranze.
Se invece non abbiamo un account Sister potremo semplicemente metterci in contatto con la direzione provinciale del’ agenzia delle entrate e spiegare l’ accaduto, ossia che abbiamo commesso un errore nella dichiarazione di successione e che si vorrebbe presentare, sempre che quest’ ultima non sia stata già trascritta una dichiarazione sostitutiva di tipo 1 per la correzione.
In ogni caso è sempre bene mettersi in contatto con la direzione provinciale del’ agenzia delle entrate il prima possibile. In questo modo verificheremo se la dichiarazione di successione sbagliata è stata trascritta o meno. Se risulta già trascritta, non ci rimarrà che preparare una dichiarazione sostitutiva di tipo 1 e pagare.
Se invece il responsabile ci conferma che la dichiarazione ancora non è stata trascritta, spiegheremo l’ errore commesso e chiederemo che la stessa non venga trascritta.
Non appena il responsabile della direzione provinciale ci comunica che la prima dichiarazione non è stata trascritta, significa che potremo predisporre una nuova dichiarazione sostitutiva tipo1 e presentarla senza pagare alcun che. Ovviamente vi ricordo che mi sto riferendo ad errori che non comportano un aumento di valore in successione.
Quindi prenderemo gli accordi del caso con l’ impiegato della direzione provinciale del’ agenzia delle entrate e non faremo altro che predisporre la nostra dichiarazione sostitutiva di tipo 1 correggendo tutti gli errori e la presenteremo presso gli uffici della direzione provinciale competente.
Porteremo il cartaceo più tutti gli allegati ed eventualmente inseriremo al’ interno di una pendrive anche il file in formato diz più tutti gli allegati in formato pdf/a o tif.
Naturalmente per tutti i particolari relativi alla presentazione presso gli uffici consiglio ovviamente di prendere accordi con la persona con la quale parlerete al telefono.
Quindi come abbiamo visto anche per la presentazione delle dichiarazioni di successioni sostitutive di tipo 1 che normalmente richiederebbero il pagamento almeno dei minimi d’ imposta, (circa 600 euro attualmente) se ci accorgiamo in tempi brevi (prima della trascrizione della dichiarazione di successione) degli errori possiamo evitare i minimi d’ imposta.
Una cosa molto importante per evitare di ripresentare la dichiarazione è fare molta attenzione e verificare più volte i documenti. Ovviamente un grosso aiuto può darlo anche il software che utilizziamo.
Quello fornito dal’ agenzia delle entrate in tal senso non mi pare il massimo sinceramente…per cui occhio vigile! Io utilizzo ad esempio un software commerciale che mi supporta parecchio durante l’ inserimento dei dati.
Bene…siamo arrivati alla fine del’ articolo dedicato alla correzione degli errori in successione prima che venga trascritta. E’ sempre meglio non commettere nessun errore, ma si sa che a volte può succedere soprattutto se non si ha tanta esperienza con le successioni. Per cui sempre attenti…mi raccomando!
Spero che la pagina abbia destato il vosto interesse e che abbia risolto alcuni vostri dubbi, ma se cosi non fosse lasciatemi un commento sotto per cortesia. Cercherò di rispondervi nel più breve tempo possibile.
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