Disciplina delle successioni
Nozioni base sulla dichiarazione di successione
Nozioni base sulla dichiarazione di successione
Per poter compilare una dichiarazione di successione è necessario avere almeno delle conoscenze di base sulla materia successoria e quindi conoscere la Disciplina delle successioni. In questa pagina troverete diverse informazioni interessanti.
Articolo scritto dal Geometra Pino Caddeo
Intermediario ENTRATEL si occupa esclusivamente di successioni e volture catastali. Devi presentare la successione e non sai bene come fare? Oppure semplicemente hai poco tempo? Scopri come posso aiutarti grazie al servizio “SUCCESSIONI ONLINE”. Collabora anche con professionisti che si occupano di successioni.
VUOI SAPERNE DI PIU’?
Ultimo aggiornamento: Venerdi Dicembre 24, 2021 16:41
La dichiarazione di successione: entro quanto tempo va presentata
Quando una persona viene a mancare, nella stragrande maggioranza dei casi è quasi sempre necessario predisporre la cosiddetta denuncia di successione, da parte degli eredi stessi, o dei loro delegati.
Attualmente la legge prevede che la successione venga presentata entro 12 mesi dalla data di morte (detta anche data di apertura della successione).
In particolare il periodo entro il quale presentare la dichiarazione di successione viene trattato dall’ art. 31 comma 1 del decreto legislativo n° 346 del 31 ottobre 1990.
Il comma 2, sempre dell’ articolo 31 indica alcuni casi in cui tale periodo, cioè i 12 mesi, non parte dalla data di morte ma da altre date. Vediamo quali sono:
– Dalla data successiva a quella di apertura della successione, in cui i rappresentanti legali degli eredi o legatari, o i curatori dell’eredità giacente o gli esecutori testamentari hanno avuto notizia legale della loro nomina.
– dalla data di chiusura del fallimento o nel caso di fallimento del defunto in corso alla data dell’apertura di successione o dichiarato entro sei mesi dalla data stessa
– Dalla scadenza del termine per la formazione dell’ inventario nel caso l’ eredità sia stata accettata con beneficio d’ inventario
– Dalla data di rinuncia, o dell’evento di cui all’art. 28 commi 5 e 6 del D. Lgs. n. 346 del 31 ottobre 1990 o da altra data in cui l’ erede obbligato dimostri di avere avuto conoscenza dell’ eredità stessa
– Dalla data in cui eventuali enti che devono chiedere preventiva autorizzazione ad accettare l’ eredità hanno avuto notizia dell’ autorizzazione
– dalla data in cui gli enti non ancora riconosciuti hanno avuta notizia legale del riconoscimento e dell’autorizzazione
A decorrere dal primo gennaio 2019, la dichiarazione di successione, va presentata esclusivamente per via telematica.
Può essere spedita direttamente dal contribuente (è necessario essere registrati a fisconline), oppure può essere inviata da un intermediario, abilitato Entratel.
Quindi, sostanzialmente la dichiarazione di successione, non si presenta più presso gli sportelli del’ agenzia delle entrate, anche se, in alcuni casi, questa procedura è ancora consentita.
Non tutte le successioni possono essere inviate telematicamente. Si tratta di quelle successioni, che si sono aperte a partire dal tre ottobre 2006 in poi.
Per le successioi apertesi, in precedenza, si continuerà ad utilizzare il vecchio sistema cartaceo.
In caso di successione cartacea, la stessa, va presentata o spedita con raccomandata, all’ ufficio dell’ agenzia delle entrate competente al luogo in cui il de cuius aveva la sua ultima residenza.
Nel caso non si conosca l’ ultima residenza del defunto, o nel caso quest’ ultimo fosse residente all’ estero, la dichiarazione va presentata all’ ufficio dell’ agenzia delle entrate di Roma 6, sito in Roma in via Canton n° 20 (art. 6 del D. Lgs. n. 346 del 31 ottobre 1990).
Il contribuente è esonerato dal presentare copia della dichiarazione registrata presso i comuni in cui ricadono gli immobili dichiarati.
Questo, prima serviva per la dichiarazione ICI. Ora si occupano della trasmissione del documento direttamente gli uffici dell’ agenzia delle entrate.
Abbiamo gia visto nella pagina precedente quando si è esonerati dall’ obbligo di presentare la dichiarazione di successione, per cui nel caso non ‘ abbiate letta vi rimando a tale pagina. Se ne parla nella parte finale della pagina.
E’ bene fare presente che, cambia solamente la modalità di presentazione. Per il resto non cambia nulla, anche se, ora a mio parere, le cose si sono un pò complicate.
Cercherò comunque, di aiutarti, ancora una volta, cosi come ho fatto in tutti questi anni, sperando di riuscirci :-)
Naturalmente, ti ricordo, che se vuoi, puoi sempre usufruire del servizio SUCCESSIONE EXPRESS. In questo caso, come professionista intermediario, mi occupo io direttamente, di tutta la pratica, compreso l’ invio della stessa.
La successione a seconda dei casi può essere testata o legittima.
Si dice testata quando l’eredità viene devoluta a seguito di un testamento, stilato dal de cuius (colui che è morto), mentre è legittima quando l’eredità si devolve per legge e quindi non vi è esistenza di un testamento, oppure pur essendoci è stato annullato a seguito di vizi presenti sullo stesso.
In questa pagina vedremo i due casi di successione.
Se non esiste un testamento la legge individua gli eredi nel coniuge e gli altri parenti sino al sesto grado incluso. Se colui che muore non lascia parenti l’eredità va allo Stato, il quale risponderà di eventuali debiti del de cuius sino al valore dei beni acquisiti.
Gli eredi del de cuius sono suddivisi per gradi di parentela. Coloro che hanno diritto di succedere e rientrano in un grado di parentela superiore escludono automaticamente coloro che appartengono ad un grado inferiore.
Quindi per capire se ci spetta l’ eredità ed in quale quota è ncessario sapere con che grado di parentela siamo legati al de cuius. Quindi dobbiamo sapere se siamo parenti di 1° grado di 2° grado ecc. fino al 6° grado.
Se siamo parenti oltre il 6° grado non potremmo vantare nessuna eredità in quanto la stessa si devolverà allo Stato come prevede il codice civile.
Vorrei precisare inoltre che il rapporto di parentela è solo quello che lega le persone unite fra loro da un vincolo di sangue. Nessun altro può essere definito parente…nemmeno il coniuge. Con il coniuge ai fini successori si instaura un rapporto diverso anche se molto importante. Lo vediamo di seguito.
In base ai gradi di parentela possiamo avere dei soggetti con dei diritti maggiori rispetto ad altri con grado di parentela inferiore. Vediamoli di seguito.
Gli eredi con diritto di successione di primo grado sono i figli di colui che muore (sia figli legittimi, naturali o adottati)
Gli eredi con diritto di successione di secondo grado vengono individuati tra: ascendenti (genitori), fratelli e sorelle, compresi i loro discendenti.
Tutti gli altri parenti fino al sesto grado di parentela incluso.
Il coniuge eredità con i soggetti che rientrano nei primi due gruppi ed esclude coloro che rientrano nel terzo gruppo.
“Quando si affronta una dichiarazione di successione, una delle prime cose da capire è il grado di parentela tra eredi e de cuius”
I parenti si dividono in due categorie: parenti in linea retta (bisnonno, nonno, padre, figlio) e parenti in linea collaterale (fratello, cugino, nipote). Il legame più forte è quello in linea retta logicamente.
Possiamo rappresentare i rapporti di parentela come un albero con svariate diramazioni; per tale motivo si parla di albero genealogico. Ogni tratto che unisce le persone tra loro rappresenta un grado.
Padre e figlio ad esempio sono parenti di 1° grado in linea retta in quanto trà loro si interpone un solo tratto. Nonno e nipote sono parenti di 2° grado in linea retta. I fratelli sono parenti in linea collaterale di 2° grado. Possiamo fare due esempi grafici:
L’ immagine a fianco ci fa vedere il tipico rapporto di parentela di 1° grado. Il padre con il figlio sono parenti di 1° grado in linea retta quanto vi è tra loro un tratto.
Il padre col nipote sono parenti di 2° in linea retta in quanto tra di loro vi sono 2 tratti. Il nonno col nipote sono parenti di 3° grado in linea retta. Il bisnonno col nipote sono parenti di??? Provate un pò voi :-). Credo abbiate capito il ragionamento.
vediamo ora un grado di parentela in linea collaterale:
Per risalire al grado di parentela che c’è tra i due figli è necessario risalire da un figlio al padre per poi scendere dal padre all’ altro figlio. Ne scaturisce che i due fratelli sono parenti di 2° grado. Come detto più sopra la legge prevede che rientrino tra i parenti in grado di ereditare quelli fino al 6° grado.
Vediamo di seguito un altro esempio grafico.
L’ immagine a fianco ci fa vedere una situazione leggermente più complicata (per modo di dire) rispetto a quelli visti in precedenza. Le persone identificate con le lettere D, E e F saranno parenti di 4°; quelli che più comunemente chiamiamo cugini di 1° grado. Mentre G, H, I, L e M saranno parenti di 6° grado, ossia quelli che comunemente conosciamo come cugini di 2° grado.
Quindi per capire il grado di parentela non dobbiamo fare altro che contare i tratti che separano le varie lettere. Semplice no?
I diritti trasmessi dal de cuius riguardano principlamente diritti di proprietà e alcuni diritti reali, quindi vi ricordo gli eredi subentrano nel patrimonio attivo che passivo del de cuius.
Non sono trasmissibili invece obbligazioni di carattere strettamente personale. Ad esempio se il decuius prima di morire aveva l’ obbligo di realizzare un’ opera professionale o didattica quest’ obbligo non sarà trasferito agli eredi.
Non possono essere trasferiti diritti quali l’ uso, l’ usufrutto e il diritto di abitazione in quanto questi diritti sono legati alla vita del titolare e si estinguono con la sua morte.
Un accenno particolare va fatto per l’ usufrutto. Infatti l’ usufrutto come sappiamo generalmente non è trasmissibile agli eredi. Ma c’ è un caso particolare in cui anche l’ usufrutto può trasmettersi per eredità.
E’ il caso in cui l’ usufrutto sia stato oggetto di cessione o trasferimento tra vivi. Infatti il primo usufruttuario (cedente) può trasferire il suo diritto ad un’ altra persona (cessionario).
Se il cessionario dovesse morire l’ usufrutto potrà essere oggetto di successione e si trasferirà ai suoi eredi. L’ usufrutto potrà essere trasferito per mortis causa sino alla morte del primo usufruttuario (cedente), dopo di che il diritto cesserà e l’ usufrutto su riunirà con la nuda proprietà.
Questo è l’ unico caso in cui l’ usufrutto può essere trasferito agli eredi per mortis causa.
“Non tutti i diritti o gli obblighi del de cuius si trasmettono agli eredi”
La successione testamentaria è quella che invece di devolversi per legge secondo la normativa prevista, si devolve appunto attraverso il testamento, cioè attraverso le ultime volontà del de cuius, il quale affida dopo la sua morte, il suo patrimonio a persone da lui scelte e identificate nel documento testamentario.
Colui che esprime le voltontà testamentarie deve attenersi a determinate regole legislative, che non gli consentono di disporre completamente dei suoi averi.
In pratica ci sono determinati soggetti che non possono essere esclusi in toto attraverso un testamento.
Questi soggetti sono i discendenti (figli, nipoti in linea retta), il coniuge e gli ascendenti del de cuius. In sostanza questi soggetti hanno sempre diritto ad una quota del patrimonio del de cuius.
Questa quota è la cosiddetta quota di riserva. I soggetti a cui spetta la quota di riserva vengono denominati legittimari.
Nel caso che il de cuius attraverso delle donazioni o testamento vada a ledere la quota di riserva, i legittimari (coniuge, discendenti, e ascendenti) possono intraprendere azioni legali, affinchè possano ottenere la quota che gli spetta per diritto.
Tuttavia una donazione o un testamento che vada a ledere tale quota non sarà nullo, ma piuttosto a seguito di azione legale potrà essere annullato. Quindi il testamento che lede i diritti dei legittimari rimane valido sino a che qualcuno non intraprende un’ azione per annullarlo.
Chi sono gli ascendenti e i discendenti? Sono i cosiddetti parenti in linea retta e cioè gli ascendenti sono i genitori, nonni bisnonni ecc. mentre i discendenti sono i figli, nipoti in linea retta ossia figli dei figli e cosi via.
Bene…siamo arrivati alla fine di questo articolo. Spero che sia stato interessante per te e che ti abbia potuto aiutare in qualche modo.
Ti ricordo che se dovessi aver bisogno di me per quanto riguarda la compilazione e invio della dichiarazione di successione puoi contattarmi.
Inoltre ti invito a visitare il mio canale Youtube dove troverai dei video ulteriori sulla dichiarazione di successione.
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