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Buongiorno,
avrei un dubbio:
Il figlio di un erede premorto che interviene nella successione come rappresentante si definisce erede o chiamato?
Grazie mille
Laura
Salve.
La qualità di erede si ha solamente se si accetta l’ eredità, o tacitamente, o espressamente.
Finchè l’ eredità non è stata accettata si rimane chiamati al’ eredità.
Per cui bisognerebbe capire se questo soggetto che interviene per rappresnetazione abbia accettato meno l’ eredità.
Grazie per aver partecipato al forum.
Saluti cordiali.
Buongiorno,
la ringrazio per la Sua gentile risposta.
Praticamente, i nipoti, figli dei fratelli premorti del de cuius, sono nominati come eredi nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ed entreranno nella dichiarazione di successione.
Non vi sono immobili, ma soltanto un conto corrente di circa 4500,00 euro, ma poichè trattasi di una successione in cui gli eredi sono in linea collaterale (un fratello e 4 nipoti, figli di fratelli/sorelle premorti), la banca ha richiesto la dichiarazione di successione.
Non so se il fatto di essere nominati nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà costituisca un’accettazione tacita.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Laura Ciuccoli
Si giustamente la banca chiede la dichiarazione di successione.
Il fatto che siano nominati nella dichiarazione sostitutiva del’ atto notorio non comporta accettazione tacita. Eventualmente potrebbe esserlo per chi rende la dichiarazione. Diveneteranno eredi in maniera tacita se ritireranno le somme dalla banca.
Saluti.