Guida pratica sulla dichiarazione di successione
Come affrontare la dichiarazione di successione: Presentazione
Come affrontare la dichiarazione di successione: Presentazione
Guida pratica sulla dichiarazione di successione: Ti permetterà di acquisire determinate conoscenze per poter predisporre una dichiarazione di successione
Articolo scritto dal Geometra Pino Caddeo
Intermediario ENTRATEL si occupa esclusivamente di successioni e volture catastali. Devi presentare la successione e non sai bene come fare? Oppure semplicemente hai poco tempo? Scopri come posso aiutarti grazie al servizio “SUCCESSIONI ONLINE”. Collabora anche con professionisti che si occupano di successioni.
VUOI SAPERNE DI PIU’?
Ultimo aggiornamento: Venerdi Dicembre 24, 2021 11:27
Questa categoria è dedicata esclusivamente alla problematica burocratica, da affrontare dopo la morte di una persona, ossia la dichiarazione di successione.
Io mi chiamo Pino Caddeo, sono un geometra libero professionista e mi occupo esclusivamente di successioni e volture catastali.
La parola “successione”, probabilmente, rievoca un brutto momento della nostra vita, in quanto è una pratica burocratica che va fatta quando una persona, che può essere ad esempio un nostro caro passa a miglior vita.
Capisco che l’ argomento non è dei più allegri, tuttavia la norma ci impone, dopo la morte di qualcuno, di espletare determinate pratiche per il passaggio del patrimonio dalla persona deceduta (de cuius), ai propri eredi.
E’ una pratica che presuppone delle spese, rappresentate soprattutto da imposte. Molto spesso poi alle spese di imposte vanno ad aggiungersi quelle del professionista che redige la pratica.
Dal 2019 la dichiarazione di successione va inviata telematicamente, ossia non viene più presentata direttamente al’ ufficio territoriale del’ agenzia delle entrate (tranne qualche raro caso), ma tramite software e connessione internet può essere spedita direttamente presso gli uffici competenti.
Il vecchio modello 4 cartaceo, tuttavia, non va definitivamente in pensione in quanto per quelle successioni apertesi prima del 03 Ottobre 2006 si continuerà ad utilizzare il vecchio sistema.
Stessa cosa dicasi per tutte quelle successioni presentate col modello 4 cartaceo e che dovessero essere ora integrate, modificate o sostituite.
Ho attivato un servizio di predisposizione e invio della dichiarazione di successione essendo abilitato dal’ agenzia delle entrate come intermediario al’ invio. Il costo attualmente è di 199 euro. Potete trovare maggiori informazioni sul servizio a questa pagina: servizio successioni eredi.
Ad onor del vero c’ è da dire che non è obbligatoria la presenza del professionista per redigere una dichiarazione di successione. Infatti la denuncia di successione può essere svolta da chiunque, ad esempio anche da uno dei chiamati al’ eredità.
Anche se vi è da dire che ora forse è leggermente più complicato, in quanto è necessario scaricare un, software rilasciato gratuitamente dal’ agenzia delle entrate e quindi è necessario avere dimistichezza col computer e soprattutto le persone più anziane potrebbero avere qualche difficoltà.
E’ ovvio, comunque, che si deve avere una discreta conoscenza della materia per non incorrere in grossolani errori, che come conseguenza, la maggior parte delle volte, portano a dover ripresentare la successione e soprattutto col dover ripagare le imposte.
Per chi, comunque, decidesse di voler fare da solo, ho predisposto questa sezione dedicata completamente alla dichiarazione di successione. Potrai vedere degli esempi su come compilare la modulistica.
Ancora potrai vedere come fare i calcoli dei valori da inserire in successione e come calcolare le imposte. Basta avere un pò di pazienza e leggere queste pagine.
Naturalmente ti consiglio di chiedere anche ulteriori informazioni all’ agenzia delle entrate.
E’ stata attivata inoltre la sezione VIDEO dove potrai apprendere molte nozioni, vedendo alcuni esempi sulla compilazione della modulistica per la presentazione della dichiarazione di successione.
In questo periodo sto cercando di inserire nuovi argomenti relativi alla dichiarazione di successione telematica.
Abbiate pazienza, ma ci vuole parecchio tempo per la pubblicazione di nuovi contenuti e quindi ci vorrà un pò di tempo prima di poter inserire il tutto.
Troverai anche degli esempi sulla compilazione della voltura catastale. In alternativa potrai muoverti in avanti o indietro facendo click sui link che visualizzerai a fine pagina (continua o torna indietro).
Spero che queste pagine possano aiutarti in qualche modo e nel caso così fosse vi chiederei un piccolo favore ossia di fare un pò di pubblicità al sito www.successionetelematica.com o inserendo il link del sito sul vostro o inserendo un link sulla vostra bacheca di facebook….grazie! Più sotto, se hai dubbi sulla questione successione, o vuoi suggerire qualche argomento da trattare in particolare, hai la possibilità di lasciare un commento…..grazie!
A partire da questa data, la dichiarazione di successione potrà essere presentata, esclusivamente attraverso l’ invio telematico. Non tutte le dichiarazioni di successione, però, potranno essere inviate con questo sistema.
Potranno, o meglio dovranno, essere inviate telematicamente, tutte quelle dichiarazioni, apertesi a partire dal 03/10/2006.
Per le successioni apertesi, in data precedente, non potrà utilizzarsi l’ invio telematico, ma si continuerà ad utilizzare il vecchio modello 4.
Al momento sto preparando delle argomentazioni, delle guide e dei video, anche sulla nuova procedura telematica, che come ho scritto diventa obbligatoria dal primo gennaio 2019, per quelle successioni che si sono aperte, a partire dal 3 ottobre 2006.
Ho creato recentemente il sito web: successionetelematica.com dove si parlerà in modo approfondito di invio telematico. Si continuerà a parlarne anche su questo sito naturalmente.
Il sito successionetelematica.com, sarà comunque specifico, per quanto riguarda il nuovo invio telematico, per cui vi invito a visitarlo.
Potrete iscrivervi alla newsletter, per stare sempre aggiornati sulle ultime novità, troverete dei tools per il calcolo dei valori di imposte e immobili, nuovi servizi e tanto altro. Vi lascio sotto il link:
successionetelematica.com
Ci sarà ancora un anno di tempo, prima di dover presentare obbligatoriamente, la dichiarazione di successione, attraverso l’ invio telematico.
Per cui anche per il 2018, si potrà scegliere tra l’ invio telematico e il classico modello cartaceo.
Con provvedimento n° 305134 del 28/12/2017, il direttore dell’ agenzia delle entrate, ha approvato il nuovo modello per l’ invio telematico, utilizzabile a partire dal 15 marzo 2018 e contestualmente, stabilisce, che anche per tutto il 2018, si potrà seguire il doppio binario di presentazione.
Si parlerà, dunque esclusivamente di invio telematico a partire dal 2019, salvo ulteriori proroghe :-)
Il 27 dicembre 2016, l’ agenzia delle entrate ha emanato un importante provvedimento. Si tratta dell’ invio telematico della successione, che diventerà obbligatorio dal 2018.
La procedura telematica, in realtà potrà essere utilizzata a partire dal 23 gennaio 2017, in concomitanza con la vecchia procedura. Per cui per tutto il 2017 potremo decidere se utilizzare ancora il vecchio sistema, oppure passare al nuovo.
Io per ora, consiglio ancora di utilizzare la vecchia procedura, fin tanto che il nuovo invio telematico effettui il rodaggio. Aggiornerò le pagine non appena se ne saprà di più.
Eventualmente, se volete rimanere sempre aggiornati, vi consiglio di seguirmi anche sul mio nuovo sito: successionetelematica.com. Sul sito troverete svariate notizie e applicativi vari per compilare le dichiarazioni di successione.
Per chi non è propriamente al di dentro della materia successione, consiglio comunque l’ ausilio di un tecnico professionista che possa aiutarvi nella compilazione della modulistica, onde evitare errori anche banali, ma che poi hanno conseguenze spiacevoli, soprattutto caratterizzate da sanzioni abbastanza pesanti.
Io vi propongo, l’ ormai collaudato servizio online dedicato esclusivamente alla compilazione di tutta la modulistica, riguardante pratica di successione e conseguente voltura catastale.
Le caratteristiche del servizio sono: rapidità di evasione della pratica (2/3 giorni) e costo contenuto (costo base: 199,00 euro, comprese le volture catastali). Il servizio naturalmente è attivo in tutta Italia.
Fatta la precisazione possiamo continuare
Ebbene si….fatte queste precisazioni possiamo continuare a leggere queste pagine, che parleranno esclusivamente di successione.
Si tratta di una guida, divisa in più parti. Nella prima parte si parlerà, soprattutto di teoria, mentre poi ci saranno altre sezioni, dedicate agli esempi concreti, per quanto riguarda la compilazione di una successione e relativa voltura catastale.
Questa, che stai leggendo è la prima pagina. Per vedere le altre pagine, in successione, e quindi navigare all’ interno della guida, dovrai semplicemente fare clik sui link “continua” o “torna indietro”, che troverai nella parte bassa di ogni pagina. In alternativa puoi anche saltare da una pagina all’ altra, facendo clik sui link che vedi sulla destra delle pagine.
Come ho ricordato sopra, effettuare le pratiche successorie è sempre qualcosa di spiacevole e che ci ricorda momenti di dolore, però sono pratiche che nostro malgrado vanno eseguite ugualmente.
Ricordo che la legislazione attuale prevede che sia obbligatorio presentare la denuncia di successione entro un anno dalla data di morte.
Dal primo gennaio 2019, è obbligatorio presentare le successioni, attraverso l’ invio telematico. E’ obbligo, utilizzare l’ invio telematico, per quelle successioni, che si sono aperte a partire dal 3 Ottobre 2006.
Le successioni, apertesi in data anteriore, dovranno essere, sempre presentate utilizzando la modulistica cartacea.
All’ interno di queste pagine potrai trovare delle informazioni che potrebbero tornarti utili nel caso volessi cimentarti nella redazione di una successione.
Benché redigere denunce di successione e volture catastali faccia parte anche del mio lavoro mi piacerebbe per quanto possibile mettere a disposizione di chiunque le mie conoscenze in tale materia in modo che chi lo voglia possa compilare da solo sia la modulistica relativa alla successione e sia il documento di voltura catastale.
Preciso infatti che chiunque sia in grado di farlo può compilare sia la successione che la voltura catastale.
Chi invece per qualsiasi motivo volesse affidarmi l’ incarico di redigere una successione e voltura può contattarmi via mail: successioni@visurnet.com o al n° 339/3600206.
In ultimo vi consiglio di chiedere sempre informazioni presso l’ ufficio dell’ agenzia delle entrate in cui andrete a presentare la successione.
Attualmente la pratica successoria va presentata all’ufficio del registro (ora agenzia delle entrate) di competenza entro i dodici mesi dalla data di morte del de cuius, dopo di ché entro 30 giorni (a partire dalla data di registrazione del documento) va presentata la domanda di voltura che andrà inoltrata presso l’ufficio del territorio (catasto) di competenza della provincia al cui interno ricadono gli immobili ereditati.
Vorrei fare una breve introduzione prima di addentrarmi più nello specifico nei problemi riguardanti l’ eredità.
Per questo vorrei consigliarvi prima di procedere nella lettura delle altre pagine di leggere anche queste poche righe, giusto per avere un inquadramento più generale della materia, che potrebbe tornarvi sempre di utilità.
Durante l’ epoca dell’ impero romano le cose erano profondamente diverse rispetto ai giorni attuali.
Presso i romani vigeva il principio del pater familias tutto il nucleo della famiglia (moglie, figli, nuore, nipoti) ruotava attorno ad un’ unica figura, cioè quella de padre il quale all’ epoca era l’ unico proprietario di tutti i beni.
Il ruolo di pater familias andava di padre in figlio ed in particolare al primo figlio maschio il quale fortuna sua ereditava tutto il patrimonio del padre. All’ epoca era un’ eresia pensare che la moglie potesse ereditare qualcosa o che i fratelli dividessero tra loro in parti uguali il patrimonio.
Questa situazione andò avanti in tal modo per tutto il medioevo, rinascimento e fino ad una buona parte del XiX secolo. Solo nel lontano 1865 si incomincio ad avere una visione diversa della cosa pensando finalmente che anche gli altri fratelli avessero dei diritti.
Per la moglie del de cuius le cose sono cambiate di recente. Fino agli inizi degli anni 70 la moglie non ereditava una parte della proprietà ma le veniva riconosciuto l’ usufrutto, ovvero di servirsi della cosa ma senza esserne proprietaria al 100%.
Prima di parlare di testamento, eredi, quote legittime ecc. è necessario capire in cosa consiste l’ eredità e soprattutto comprendere come fare i calcoli per capire a quanto ammonta il patrimonio da dividere tra gli eredi che ne hanno diritto.
A primo achitto potrebbe sembrare molto semplice: “il mio patrimonio ammonta a 200 mila euro e quindi alla mia morte tutto andrà diviso in parti uguali tra i miei due figli”.
La realtà invece è molto diversa. Spesso e volentieri gli eredi sono tanti e soprattutto in conflitto tra loro; a volte i beni sono diffcili da valutare e non di rado sono gravati da ipoteca.
In alcuni casi il patrimonio potrebbe essere costituito anche da debiti o totalmente con i quali gli eredi dovranno fare i conti.
Da qui si capisce che probabilmente per lasciare agli eredi una situazione tranquilla e semplice sarebbe meglio far valutare da un esperto (ad esempio un geometra) la massa ereditaria o l’ asse ereditario cioé l’ ammontare delle attività e delle passività patrimoniali che vanno a creare l’ oggetto della successione.
Questo ragionamento potrebbe farlo più che altro una persona che intende fare testamento.
Vorrei brevemente dire due parole su come si può devolvere l’ asse ereditario o comunque il patrimonio del de cuius (colui che muore). Su questa pagina cercherò di spiegare brevemente questo concetto.
Il patrimonio del de cuius si può devolvere, o per legge (quando non vi è testamento) o per testamento, quando appunto il de cuius prima della sua morte decide a chi lasciare i propri beni.
la successione legittima
La successione legittima si apre quando colui che muore non lascia nessun testamento. In questo caso il patrimonio del de cuius viene diviso in base a ciò che prevede la legge ossia tra i familiari. Il codice civile dedica l’ intero secondolibro alle successioni.
L’ art. 456 del codice civile recita: “la successione si apre al momento della morte, nel luogo dell’ ultimo domicilio del defunto”
Ancora l’ art. 462 del codice civile dice: “sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al tempo dell’ apertura della successione, Salvo prova contraria si presume concepito al tempo dell’ apertura della successione chi è nato entro i trecento giorni dalla morte della persona della cui successione si tratta. Possono inoltre ricevere per testamento i figli di una determinata persona vivente al tempo della morte del testatore benché non ancora concepiti”
La successione testamentaria si ha quando colui che muore ha previsto prima della morte come dividere il suo patrimonio o parte. Il codice civile prevede due forme di testamento: il testamento olografo ed il testamento per atto di notaio. Quest’ ultimo a sua volta può essere pubblico o segreto.
Come si potrà capire il testamento per atto di notaio viene stipulato davanti ad un notaio ed in genere non crea particolari problemi dopo la morte del testatore. Il testamento olografo invece è quello scritto di proprio pugno dal testatore.
In questo caso colui che scrive il testamento deve porre particolare attenzione nella redazione dello stesso in quanto anche un banalissimo errore può far si che il testamento sia nullo.
Ai sensi dell’ art. 28 comma 2 del decreto legislativo n° 346 del 31 ottobre 1990 i soggetti che possono presentare la dichiarazione di successione sono i seguenti:
– chiamati all’ eredità sia per legge che per testamento o i loro rappresentanti legali, anche se non hanno ancora accettato l’ eredità sempre che non vi abbiano gia rinunciato.
Soggetti che per ereditano per legge (parenti) o per testamento (altri soggetti) a titolo universale, cioè che ereditano dei beni senza una distinzione specifica del bene.
Il legato si distingue dall’ eredità vera e propria perché a differenza di quest’ ultima ha per oggetto un bene determinato e non una quota del patrimonio del de cuius.
Il legato dunque per essere tale deve essere esplicitamente ed inequivocabilmente distinto. Può fare parte del legato un immobile, denaro, gioielli ecc.
Il de cuius quindi nel testamento deve evidenziare quale bene fa parte del legato in modo che l’ avente diritto possa senza ombra di dubbio identificare il bene.
Se il de cuius possiede ad esempio tre case e una vorrebbe darla ad un legatario deve dire con precisione quale di queste diventerà sua. Se vuoi approfondire il discorso sui legatari fai clik su: .cos’ è il legato e legatario
Se il de cuius era nel possesso di un bene sia in mala fede che buona fede questo diritto si trasmette ai suoi eredi. Facciamo distinzione tra possesso e proprietà.
In parole semplici, la proprietà si ha a seguito di un atto pubblico (esempio l’ acquisto), e il diritto all’ uso della cosa si ha a seguito di tale atto, mentre il possesso è un comportamento simile al precedente però senza averne titolo, ossia per essersene semplicemente impossessati.
Colui che ha il potere e/o il dovere di amministrare l’ eredità. Chi ha il potere generalmente viene configurato nell’ erede o eredi, mentre chi ha il potere viene generalmente chiamato espressamente (es. tribunale).
Figura che normalmente può intervenire in caso di eredità giacente; la sua funzione cessa al momento dell’ accettazione dell’ eredità da parte di uno o più eredi o se ciò non avviene quando l’ attivo ereditario viene devoluto allo stato.
Generalmente questa figura compare in assenza di eredi legittimi o chiamati per testamento, e quindi in caso che l’ eredità sia giacente.
Il curatore dell’ eredità viene nominato dal tribunale e ha il compito di sostanzialmente di fare un inventario dell’ eredità, amministrarla, liquidare i beni previa autorizzazione del tribunale ecc. Casi perlomeno rari in quanto quasi sempre in caso di eredità qualcuno si fa vivo.
In parole semplici: Soggetto di fiducia del testatore, chiamato da quest’ ultimo affinche vengano rispettate le sue volontà indicate nel testamento.
Figura non molto nota in ambito italiano e più conosciuta nel mondo anglosassone. Non mi dilungo a darne una spiegazione in quanto al momento non lo ritengo importantissimo ai fini di questa guida.
Ad ogni modo per chi volesse approfondire consiglio una ricerca su google del termine, appunto trustee.
Tutti questi soggetti possono delegare alla presentazione della dichiarazione di successione una terza persona munita di delega e documento di riconoscimento del soggetto obbligato a presentarla.
Nel caso che vi siano più soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione, è sufficiente che uno solo di questi la presenti (art. 28 comma 4 del decreto legislativo n° 346 del 31 ottobre 1990).
Ai sensi dell’ art. 28 comma 7 del decreto legislativo n° 346 del 31 ottobre 1990, gli eredi non hanno il dovere di presentare la dichiarazione di successione all’ agenzia delle entrate quando vi siano contemporaneamente i seguenti requisiti:
– L’ eredità si devolve ai parenti in linea retta o al coniuge superstite
– L’ attivo ereditario non superi i cinquanta milioni delle vecchie lire ossia in euro 25.822,84 (attualmente tale cifra è stata elevata a 100.000 euro)
– non vi siano nell’ attivo ereditario beni immobili o diritti reali immobiliari
Essendoci simultaneamente queste tre condizioni si può omettere di presentare la dichiarazione di successione.
In questa prima pagina dedicata alla guida sulle successioni abbiamo trattato l’ argomento in linea generale. Se vuoi continuare ad approfondire l’ argomento successioni fai click sul pulsante che vedi sotto.
Se hai qualche dubbio sul’ argomento trattato in questo articolo o hai bisogno di qualche altra informazione lascia il tuo commento e partecipa alla discussione in modo da renderla interessante e utile.
Come al solito vi ricordo che potete iscrivervi al mio canale Youtube, dove trovate svariate guide su come compilare una dichiarazione di successione.
Ti ricordo ancora che è sempre attivo il servizio dedicato alle successioni, attivo in tutta Italia (Escluse provincie Di Trento e Bolzano) che ti aiuta nel disbrigo delle pratiche.
Se dovessi aver bisogno di aiuto per la compilazione e l’ invio della dichiarazione di successione e volessi saperne di più, ti invito a contattarmi facendo click qui sopra. Ti risponderò entro brevissimo tempo.
Hey ! Come hai trovato l’ articolo? Hai 5 secondi per lasciare la tua recensione?
Oppure preferisci lasciare un tuo commento qui sotto? In ogni caso sarebbe molto interessante avere la tua opinione.
Registrati subito e dimmi cosa ti è piaciuto del’ articolo. Ti risponderò al più presto.
Il tuo parere mi interessa!
hai un dubbio sul’ argomento trattato, oppure hai bisogno di un’ informazione? O vorresti che venisse affrontata una problematica particolare di tuo interesse? Fammi sapere nei commenti.
Devi essere connesso per inviare un commento.
Grazie per la sua consulenza, molto utile e di facile comprensione. Una domanda:
per sbloccare il conto corrente è sufficiente presentare la “copia semplice” della dichiarazione e la ricevuta di pagamento dell’F24 oppure bisogna presntare la “copia conforme” della dichiarazione? Grazie e buon anno
Salve Giuseppe. Grazie a te per la partecipazione. Di norma per lo sblocco delle liquidità bisogna presentare la cosiddetta “attestazione” che sostitutisce la vecchia copia conforme cartacea. Buon anno anche a te :-)
Buongiorno, a seguito apertura testamento, siamo risultati eredi in tre, ognuno ha ereditato un bene, quindi non tre quote uguali, ma e’ stato specificato chi eredità e cosa,per la dichiarazione di successione ci dicono che la deve presentare uno solo per tutti, e’ corretto? Non e’ proprio previsto che ognuno proceda alla dichiarazione di sua spettanza? Grazie
Salve Alberto. Non è un caso che affronto spesso a dire il vero, ma a me risulterebbe che si possano presentare più successioni e ognuno per i propri beni ereditati. Dovrebbe variare la modalità di presentazione. La prima si può inviare telematicamente. Gli altri eredi invece dovrebbero presentare le loro dichiarazioni direttamente al’ ufficio territoriale competente. Fammi sapere eventualmente. Grazie…saluti.