Introduzione
Prima di iniziare a trattare l’ argomento “successione telematica” voglio ringraziare tutti coloro che mi seguono e che molto spesso mi scrivono sia per affidare la pratica di successione e sia per chiedere dei consigli. Mi dispiace se non riesco a rispondere immediatamente a tutti, ma come capirete siete veramente in tanti e quindi ho bisogno di un pò di tempo. Il mio consiglio è quello di iscrivervi alla newsletter, in modo che possiate comunque rimanere sempre aggiornati ed eventualmente postare un commento. Pian piano rispondo sempre a tutti comunque.
Bene…fatta questa breve parentesi, vi spiego brevemente ciò che andremo ad approfondire in queste pagine. Nella sostanza andremo ad analizzare la nuova modalità di presentazione della dichiarazione di successione. Rispetto a prima, non cambia nulla, per quanto riguarda le imposte da versare. Cambia semplicemente il modo di presentare la documentazione. A mio parere le cose si sono leggermente complicate, soprattutto perché ora sarà necessario avere confidenza con i software, password, account e via discorrendo.
Per tale motivo ho pensato di creare un servizio dedicato completamente alle dichiarazioni di successione, che possa aiutare tutti coloro che trovano difficoltà. Il servizio prevede la predisposizione della dichiarazione di successione, invio al’ agenzia delle entrate e compilazione delle volture catastali.
Questo vi permetterà di poter adempiere a tutte le incombenze fiscali senza avere i fastidi di compilare il modello telematico, fare i calcoli dei valori immobiliari, delle imposte ecc. Tutte le ricevute e le copie presentate al’ agenzia delle entrate vi verranno inviate direttamente sul vostro coputer.
Per vedere tutti i servizi attivi visitate la sezione “servizi” visibile dal menù in alto.
Se avete bisogno di maggiori informazioni sui servizi dedicati alla dichiarazione di successione potete contattarmi al numero fisso 0785/86128 oppure al mio cellulare 339/3600206. Ancora potete contattarmi in tempo reale tramite la live chat, ovviamente quando sono online o ancora scrivere una mail a:
info@visurnet.com oppure info@successionetelematica.com
Ora che vi ho anticipato un pò di cosette andiamo ad analizzare la nuova modalità di trasmissione telematica e capire a grandi linee come muoverci agevolmente in questa materia tutt’ altro che semplice.
Come nasce il nuovo modello telematico di successione
Il nuovo modello telematico per successione, ha impiegato diversi anni prima di venire alla luce e da quando esiste il suo utilizzo, è stato aggiornato due volte. Al’ inizio, devo dire la verità, non mi entusiasmava tantissimo, anche se utilizzandolo, ho cambiato idea.
Come tutte le novità, a volte siamo un pò scettici salvo poi cambiare idea :-)
Si è iniziato nel 2017 con un periodo transitorio, dove le dichiarazioni di successione, potevano essere trasmesse facoltativamente in due modi. Uno era il vecchio sistema cartaceo, quindi tramite modello 4, mentre l’ altro ovviamente era tramite il modello telematico.
Quindi l’ utente poteva decidere quale sistema utilizzare per la presentazione della dichiarazione di successione. Questo è avvenuto sino a tutto il 2018. Dopo di che, dal primo gennaio 2019 si è reso obbligatorio l’ invio telematico. Come vedremo meglio in seguito il vecchio modello 4 cartaceo non va del tutto in pensione.
Quindi al momento siamo quasi due anni che l’ invio telematico si è reso obbligatorio.
La mia esperienza è molto positiva e dopo aver inviato diverse centinaia di dichiarazioni di successione in tutta Italia, posso dire che il nuovo sistema mi soddisfa parecchio anche se come tutte le cose può essere ancora migliorato e sicuramente col tempo sarà così.
Probabilmente c’ è da dire una cosa e cioè che il primo approccio non è facilissimo, soprattutto per chi non si occupa di successioni in maniera professionale e per intenderci per chi non se ne occupa tutti i giorni. Tuttavia io dico sempre che nulla è impossibile!
Soprattutto chi non si occupa di successioni a tempo pieno potrebbe incontrare delle difficoltà, sia nel’ installazione del software che nel’ utilizzo vero e proprio. Anche l’ installazione e utilizzo del Desktop telematico, non è semplicissimo.
Ecco perché ho pensato che potesse essere utile approfondire l’ argomento e quindi anche per voli lettori, prendere un pò di confidenza con le ultime novità.
Prendiamo confidenza col nuovo modello telematico per successione
Partiamo col dire che il nuovo modello telematico, va utilizzato solamente per quelle dichiarazioni di successione apertesi a partire dal 3 ottobre 2006. Per le successioni, la cui data di morte del de cuius è avvenuta precedentemente a tale data non si potrà utilizzare l’ invio telematico. Si continuerà invece ad utilizzare il vecchio sistema cartaceo col modello 4.
Anche per eventuali successioni integrative, sostitutive o modificative di dichiarazioni già presentate col vecchio modello 4 non si potrà utilizzare l’ invio telematico, ma si continuerà ad utilizzare il vecchio sistema. Ecco perché, come ho scritto prima, il modello 4 per ora continuerà ad essere utilizzato in particolari situazioni.
Dal punto di vista della normativa sulle successioni, vi ricordo che non cambia nulla. Cambia solamente il modo di presentare le dichiarazioni. Pertanto non cambia l’ imposta di successione, cosi come no cambiano le imposte in autoliquidazione (imposta ipotecaria e catastale).
Cosa rientra nel’ attivo ereditario
- Beni immobili e diritti reali su immobili
- Beni mobili, liquidità, titoli
- Denaro, gioielli e mobilia (normalmente si applica la presunzione del 10% sul valore del’ asse ereditario
- Rendite, pensioni e crediti
- Aziende, quote sociali, azioni o obbligazioni
- Navi, imbarcazioni e aeromobili che non fanno parte di aziende
* Non sono da considerare parte del’ attivo ereditario, ma vanno inseriti nella dichiarazione i seguenti beni:
- Beni culturali, sottoposti al vincoli precedentemente alla data di apertura della successione, dove sono stati svolti gli obblighi di conservazione e protezione
- I crediti contestati in giudizio alla data di apertura della successione, fino a quando non vi sia stato un provvedimento giurisdizionale.
Chi deve presentare la dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata da chi ne ha titolo, per cui potrebbe essere un chiamato, un erede o un legatario. Ancora può presentare la successione il rappresentante legale degli eredi o legatari. Chi è immesso nel possesso dei beni del defunto, l’ amministratore del’ eredità, il curatore del’ eredità giacente, l’ esecutore testamentario.
Quindi come vediamo ci possono essere diverse figure che potrebbero presentare la dichiarazione. Normalmente mi occupo di successioni abbastanza semplici, dove solitamente chi presenta la successione telematica è un chiamato al’ eredità un erede o un legatario.
La dichiarazione di successione telematica o cartacea che sia non va presentata in alcune circostanze. Una è quella che riguarda l’ eredità formata da sole liquidità e con un valore inferiore ai 100.000 euro, che va a devolversi al coniuge o ai parenti in linea retta.
La condizione del valore inferiore ai 100.000 euro si deve mantenere anche nel caso in cui in un secondo momento rientrino nel’ eredità delle nuove liquidità. Può essere il caso di un rimborso fiscale o di altre liquidità, di cui in un primo momento non si era a conoscenza. Se a seguito di nuove liquidità facenti parte del’ eredità, si dovesse superare la soglia di esenzione dei 100.000 euro, sarà necessario predisporre la dichiarazione di successione.
Naturalmente vi ricordo che sulle liquidità non si pagano le imposte in autoliquidazione.
Un’ altra condizione che si può verificare e che può comportare la non necessità di presentare la dichiarazione è quella per cui si rinunci al’ eredità. Colui che intende rinunciare al’ eredità infatti non è obbligato a presentare la successione.
Come presentare la dichiarazione di successione telematica
Attualmente la successione va presentata esclusivamente per via telematica, ad eccezione di quelle che si sono aperte prima del 3 ottobre 2006, che dovranno presentarsi col vecchio sistema cartaceo (modello 4). Anche eventuali dichiarazioni dichiarazioni integrative, sostitutive o modificative di successioni presentate col modello 4, dovranno seguire lo stesso sistema, quindi no telematico.
La dichiarazione di successione telematica, potrà essere inviata direttamente dal dichiarante (uno dei chiamati al’ eredità), da un professionista intermediario abilitato Entratel, oppure dal’ ufficio territoriale del’ agenzia delle entrate competente, in base al’ ultima residenza del de cuius.
* Se il de cuius era residente al’ estero, oppure non ha residenza nota, l’ ufficio competente è quello territoriale di Roma 6 – Eur – Torrino, della direzione provinciale II di Roma.
- Se il de cuius ha risieduto in Italia prima di risiedere al’ estero, l’ ufficio competente è quello in cui aveva l’ ultima residenza.
- La presentazione cartacea del modello telematico presso l’ ufficio territoriale competente, tramite raccomandata è consentita solamente a chi risiedente al’ estero è impossibilitato al’ invio telematico della successione. Il modello si considera presentato nella data in cui viene consegnato al’ ufficio postale.
Le ricevute telematiche
Una volta che avremo inviato la dichiarazione di successione, riceveremo tutta una serie di documenti che attesteranno l’ avvenuta registrazione, l’ addebito in conto delle imposte e se avremo richiesto la voltura automatica, l’ aggiornamento catastale.
Inoltre sarà possibile scaricare una copia della dichiarazione di successione e se ne avremo fatto richiesta la cosiddetta attestazione, che ci servirà per lo sblocco delle liquidità. L’ attestazione va a sostituire la vecchia copia conforme che prima richiedevamo al’ agenzia delle entrate e che appunto ci veniva chiesta dagli istituti di credito per lo sblocco delle liquidità.
La documentazione menzionata sopra è quella che riceviamo, quando non ci sono problemi. A volte però può capitare che la successione venga scartata (può succedere per una serie di fattori) e a quel punto il sistema ci fornirà una ricevuta di scarto con la motivazione.
Anche l’ addebito in conto delle imposte a volte non va a buon fine, vuoi per fondi insufficienti o perché il conto è bloccato (caso che può capitare quando il conto corrente è cointestato col de cuius) o per qualsiasi altro motivo. In tal caso riceveremo una ricevuta che ci comunicherà che l’ addebito delle imposte non è andato a buon fine.
In questo caso non sarà più possibile effettuare il pagamento delle imposte tramite conto corrente, ma sarà necessario effettuare un versamento tramite F24. Se l’ addebito non va a buon fine, alle imposte calcolate, bisognerà aggiungere delle sanzioni che potranno essere ravvedute.
Anche se l’ addebito delle imposte non va in porto la dichiarazione di successione verrà ugualmente registrata e da tale data partiranno i giorni per il calcolo del ravvedimento.
Documenti da allegare alla dichiarazione di successione
Al momento gli unici documenti che vanno sempre allegati sono l’ albero genealogico e il documento d’ identità del dichiarante.
A seconda dei casi poi sarà necessario allegare ulteriore documentazione. Ad esempio se stiamo presentando una successione testamentaria andrà allegato il testamento. Se si richiede l’ agevolazione prima casa allegheremo la richiesta con tutte le dichiarazioni sui requisiti posseduti.
Se dobbiamo inserire delle passività andremo ad allegare eventuali fatture (es: spese funerarie, visite mediche ecc). Oppure se al’ interno del’ attivo ereditario è presente una cassetta di sicurezza allegheremo il verbale di apertura.
Quindi a seconda della dichiarazione di successione andremo ad allegare tutti i documenti necessari richiesti dal’ amministrazione finanziaria.
la compilazione del modello telematico
Il nuovo modello telematico è completamente diverso dal vecchio modello cartaceo (modello 4). Ci sono più quadri da compilare rispetto a prima. Il mio parere personale è che non sia immediatamente intuitivo per l’ utente e questo potrebbe generare dei dubbi durante l’ inserimento dei dati. Ecco perché ritengo che prima di iniziare la compilazione, sia meglio studiare a fondo e capire bene i concetti.
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